Una potente immagine in bianco e nero cattura il profilo di una persona in piedi davanti a una finestra luminosa.

Il mondo attraverso filtri di TikTok

TikTok sta influenzando la nostra percezione della realtà, modificando il modo in cui interagiamo con la società e consumiamo contenuti. Quali sono i problemi e le difficoltà di questo nuovo orizzonte?

Con l’avvento di nuova tecnologia di comunicazione assistiamo a cambiamenti, spesso impercettibili, nel modo in cui osserviamo e interagiamo con il mondo. TikTok è esempio di questo fenomeno, che cogliamo per riflettere su come percepiamo e conosciamo il mondo che ci circonda sui social.

Se da un lato questa piattaforma permette di raccontarsi, trasmettere passioni ed esplorare nuove realtà, è altrettanto facile perdersi in un vortice di contenuti capaci solo di incatenarci allo schermo creando un nuovo “filtro”. La magia di questo social finisce nel momento in cui diventa l’unica finestra attraverso cui scoprire il mondo e valutare la propria quotidianità.

È da questo stesso punto che prendono forma effetti negativi che dobbiamo imparare a conoscere e combattere per tornare ad apprezzare ciò che ci circonda. Per farlo bisogna partire dal comprendere come questa applicazione, con il suo design, abbia rimodellato il concetto di social network.

Un panorama social(e) in evoluzione

Millennial e boomers sono a conoscenza della sua esistenza ma a volte faticano a comprendere appieno il suo scopo. TikTok, in origine Musical.ly, si è distinto tra i social per la sua capacità di attrarre e coinvolgere rapidamente i propri utenti. Dal 2016 a oggi si è evoluto da una piattaforma di intrattenimento a un fenomeno culturale che modella il modo in cui comunichiamo, creiamo contenuti e consumiamo media.

L’algoritmo di apprendimento focalizzato sull’interazione con i contenuti, si è distinto dalle altre app concentrate su reti di follower e relazioni. Gli ottimi ottimi risultati in termini di permanenza online hanno condotto a un fenomeno che ha preso il nome di tiktokizzazione del web. Infatti nel corso degli anni ogni altra piattaforma ha sviluppato il proprio modello di video verticali, come i Reel per Instagram e Facebook e gli Shorts per Youtube.

Ma cosa significa vivere in un mondo post-video verticali?

Una donna avvolta in una calda maglia e una coperta è seduta comodamente mentre tiene uno smartphone.

L’impatto nel quotidiano

TikTok ha ridefinito la nostra comprensione degli eventi globali e delle tendenze culturali. Con la sua natura virale, ha il potere di diffondere rapidamente informazioni, dando visibilità a movimenti sociali importanti. Tuttavia, la piattaforma non è esente da problematiche e rischi che conducono allo sviluppo di nuove difficoltà.

La FOMO generata da quest’app per esempio si estende non solo agli eventi ma anche alla partecipazione alla vita che ruota intorno alla piattaforma stessa. Trend, personaggi virali, clip decontestualizzate e meme sono tutti nuovi argomenti di discussione che possono nascere e morire in una stessa giornata. Anche tra i più assidui frequentatori capita di rimanere indietro, ritrovandosi tagliati fuori senza capire di cosa stiano parlando amici e colleghi.

A questa sensazione di esclusione si alterna poi a un’overdose di stimoli e un risveglio in uno stato di sovraccarico informativo. Tutte le informazioni con cui siamo venuti in contatto infatti cercano di essere elaborate a livello cerebrale, ma ovviamente senza alcun risultato e con un enorme dispendio di energie cognitive.

Esclusione e stanchezza sono due condizioni che ci conducono così a guardare alla nostra quotidianità da una prospettiva alterata. Le nostre giornate appaiono poco eccitanti e vuote rispetto a ciò che osserviamo online. Anche la valutazione sulle proprie capacità creative ne risente: sanno tutti realizzare video, perché io non ci riesco?

Come possiamo smettere di guardare alla nostra esperienza con questi filtri?

Riscoprire un mondo lento e silenzioso

Staccare da TikTok può aprirci le porte a un mondo di esperienze e bellezze che spesso trascuriamo. Dedicare tempo per immergersi nella natura, nell’arte o nelle relazioni, ci permette di apprezzare alcuni aspetti che non possono emergere da brevi video.

Questa pausa offre la possibilità di riavvicinarsi a hobby e passioni trascurati, di riscoprire il valore di rapporti più profondo, e di ritrovare un senso di meraviglia per il mondo che ci circonda tornando percepire una nuova serenità.

Un periodo di disconnessione ci da la possibilità di riflettere sul nostro utilizzo dei social, promuovendo un approccio più consapevole e bilanciato al mondo digitale. Inoltre, si ha più tempo per concentrarsi su attività che migliorano il benessere personale, come leggere, meditare o fare esercizio fisico.

una persona intenta a pulire i pennelli in un bicchiere d'acqua, con una gamma di strumenti d'arte disposti ordinatamente davanti.

Tra innovazione e responsabilità

Mentre TikTok offre un nuovo modo di fare esperienze, è essenziale non dimenticare il valore delle quelle interazioni naturali e della bellezza fuori dagli schermi. Prendersi delle pause e imparare a limitare il suo impatto sulla visione del mondo ci permette di apprezzare la quotidianità in tutte le sue sfumature.

Come Digital Detox Design siamo consapevoli della necessità di un equilibrio tra ambiente online e offline. Per questo non vogliamo demonizzare in toto una piattaforma, ma riconoscere le sue possibilità, limiti e difetti per promuovere la miglior esperienza di integrazione possibile.