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Mindfulness e digitale: una relazione possibile?

In un contesto in cui il digitale permea ogni aspetto della vita quotidiana, sorge la necessità di affrontare le sfide che pone al nostro benessere. In questo senso la mindfulness si presenta come un alleato potente per prendere consapevolezza dei propri pensieri, delle emozioni e delle sensazioni che possono dirci molto di noi.

In un mondo digitale sempre più frenetico, la mindfulness offre un rifugio per la mente, aiutandoci a scollegarci dal rumore costante e a riscoprire la calma interiore. Il tema meriterebbe un approfondimento diverso ma in questo articolo intendiamo solo descriverne alcuni aspetti più facilmente comprensibili soprattutto per neofiti. 

Cos’è la mindfulness?

La mindfulness è una pratica millenaria, che trova le sue radici nel buddismo tibetano, orientata a prestare attenzione focalizzandoci sull’esperienza presente senza giudizio, accettando i pensieri e le sensazioni con gentilezza. La respirazione diviene un’ancora per riportarci al qui e ora, non lasciandoci trasportare dalla “scimmia impazzita” che ci disorienta. Gli effetti sia sul breve che sul lungo termine sono moltissimi. Semplificando possiamo dire che iniziare questa pratica permette di prendere un po’ le distanze dal flusso ininterrotto della mente. La non-identificazione con i pensieri, già a un primo livello, tende a ridurre l’ansia, mentre l’apertura all’esperienza permette di accogliere ogni momento con serenità.

La mente piano piano si rende più ricettiva e ampia, lasciando spazio a intuizioni e visioni su dimensioni diverse rispetto a quelle a cui la mente è abituata. 

Da sempre gli esseri umani hanno ricercato esperienze diverse, di contemplazione, preghiera e meditazione. Oggi più che in passato diviene fondamentale recuperare stati di esistenza che ci permettano di tornare a terra, di respirare tranquillamente, di uscire dal vortice ossessivo di informazioni.

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Sfide del digitale al benessere

I social media, le notifiche e la costante connessione sono diventati infatti parte integrante della nostra vita quotidiana. Questa costante esposizione al digitale ha un impatto significativo sulla nostra salute mentale, fisica e ha impatti enormi anche a livello sociale.

Ad esempio, uno studio condotto da Twenge e Campbell (2018) ha collegato l’uso eccessivo dei social media a un aumento dei sintomi di depressione tra i giovani. La costante stimolazione digitale può portare inoltre a una diminuzione dell’attenzione, dell’empatia e persino della qualità del sonno. È in questo contesto che la mindfulness può rappresentare una valido strumento verso una maggiore chiarezza mentale.

Come applicare i principi della mindfulness al digitale

Integrare e familiarizzare sono due verbi chiave in un approccio che intenda accogliere le diverse istanze che la vita ci pone senza dover necessariamente operare dei cambiamenti drastici. Ecco allora che addirittura il digitale può esserci di aiuto, se usato correttamente.

Iniziamo con la consapevolezza. Imparare a riconoscere quando siamo troppo immersi nel digitale è il primo passo infatti per ritrovare l’equilibrio. In quei momenti può essere necessario spegnere lo smartphone e approfittare del tempo per fare cose che non richiedano di fissare uno schermo.

La disconnessione è diventata sempre più popolare. Si tratta di periodi prestabiliti in cui allontanarsi completamente dai propri dispositivi digitali. Queste pause consentono di riconnettersi con il proprio sé interiore, riducendo lo stress e migliorando la concentrazione. Non devono essere comunque considerate come eventi a sé stanti. L’obiettivo deve piuttosto essere quello di inserire queste interruzioni all’interno della propria routine quotidiana.

Un altro approccio consiste nell’introdurre momenti di auto-ascolto durante le nostre giornate. Ad esempio, quando si risponde a una mail, si può osservare la propria respirazione e il proprio stato d’animo prima di iniziare. Questo piccolo atto può aiutare a ridurre lo stress e a mantenere la mente calma (e può evitarci un sacco di problemi).

A quali benefici conduce?

I benefici della combinazione tra mindfulness e digitale sono tangibili. Una recente ricerca pubblicata su “Mindfulness” ha dimostrato che tale pratica collegata all’uso dei dispositivi digitali può aumentare la concentrazione e la produttività. Inoltre, la meditazione può aiutare a migliorare la qualità del sonno, ridurre l’ansia e aumentare la resilienza emotiva.

La sua adozione può anche contribuire a migliorare le relazioni interpersonali. Essendo più consapevoli delle nostre reazioni alle interazioni online, possiamo evitare conflitti inutili e promuovere una comunicazione più empatica.

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Integrare mondi agli antipodi

Il rapporto tra meditazione e contesto digitale è un’opportunità per ritrovare il nostro equilibrio mentale. Da questo punto di vista la mindfulness offre strumenti preziosi per affrontare le sfide del digitale e sfruttare appieno i suoi benefici. Integrare i suoi principi nella nostra vita digitale può essere la chiave per una vita più equilibrata e sana.

Se sei interessato ad approfondire questo percorso non esitare a contattarci!

Il progetto di Digital Detox Design si impegna per divulgare la possibilità di un mondo capace di armonizzare lo sviluppo tecnologico ai ritmi dell’essere umano: ascoltando e traendo il meglio da questo rapporto possiamo crescere personalmente e professionalmente.